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flânerie e viaggetti

10 motivi per andare a Montecassino

Questo sabato, perché no, un invito alla gita. Dove? Cassino e Montecassino.

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Aperture: 2
Camera: G620S-L01
Iso: 100
Orientation: 1
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10 motivi per andare a Cassino e Montecassino

1 Per l’abbazia, un monastero benedettino a cui si arriva salendo la montagna in un digradare di campagna scoscesa. Il monastero è stato fondato da San Benedetto da Norcia – che qui vi redasse la “Regola” – nel 529. Più volte distrutto fino al terribile bombardamento alleato che lo ha spianato il 15 febbraio 1944.

2 Perché poco prima o poco dopo potreste anche andare all’outlet di Valmontone un po’ per muovere l’economia, un po’ per scoprire di aver comprato l’ennesimo capo non necessario e aver promesso ai vostri bambini di riportarli al parco giochi Rainbow appena di fronte. Due piccoli inganni.

3 Per le colombine del monastero che girano indisturbate nel loro biancore trasmettendo la sensibile evidenza della purezza di cui sono simbolo.

4 Per il panorama che si gode dalla balaustra appena sotto la scalinata.

5 Per il sacrario militare polacco che è un viavai di corpulenti signori, bambini silenziosamente scalmanati e donne. Tutti biondi e fieri di esserlo: biondi, polacchi ed eredi di tanto vigore. Che mai – e ripetiamo mai – riusciremo a riconoscere nella sua grandezza.

6 Per le piccole collezioni, memorabilia, militariabilia compresi musei che però dovete accertarvi di non trovare chiusi. Li troverete pure nelle reception di alberghi, nei bar. Vetrine con un loro senso espositivo. Al di là del truce. Un bello spirito dei luoghi, legato al dolore della distruzione completa subita con il bombardamento della Seconda Guerra Mondiale, che ci ha fatto ripensare a un libro di Antonella Tarpino.

7 Per mangiare da Evan’s (Via Gari, 1/3, Cassino – tel. 077626737) un ristorante che esiste dal 1960 e ha derive statunitensi. Piatti di pesce molto curati anche nella presentazione (come avrete visto nelle immagini) e davvero una sorpresa inattesa che merita anche una visita programmata.

8 Per andare al Babaificio (angolo di via di santa libera). Il nome vale la visita. Noi lo abbiamo trovato chiuso. Raccontateci come era.

9 Per l’insegna Roma Napoli che ci ha fatto sognare di essere al bivio di un labirinto…con pochi passi a destra o a sinistra saremmo magicamente arrivati in una delle due città.

10 Perché oltre a quello che abbiamo potuto vedere in così poco tempo c’erano da visitare i siti archeologici, la Rocca Janula, i cimiteri del Commonwealth e germanico, l’edificio INA casa progettato da Giuseppe Nicolosi…

Di mary de gregorio

Laureata in storia a Bologna con tesi sul femminismo è insegnante e ricercatrice indipendente ed esperta di studi di genere.