Un tributo alla bellezza dell’intelligenza. Alla bellezza e all’intelligenza. Romane.
Ode alla donna romana
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Un tributo alla bellezza dell’intelligenza. Alla bellezza e all’intelligenza. Romane.
In occasione dell’uscita del bel volume di Duccio Trombadori (“Album di famiglia. Gli anni Cinquanta nelle fotografie di Antonello Trombadori”) dedicato a suo padre fotografo pubblichiamo grazie alla Manfredi edizioni l’inizio del ricordo dell’autore e qualche immagine.
Goethe e Roma. Fiumi di parole avrebbe detto un audace paroliere. La casa editrice napoletana – ma particolarmente attenta alle cose romane – Intra Moenia ha mandato in libreria nel 2015, portandosi avanti, un “Viaggio a Roma” (chiaro spin off, come si direbbe oggi, del suo “Viaggio in Italia”). Stiamo parlando sì del diario di viaggio del grande Johann Wolfgang Goethe. E il portarsi avanti sta a dire che quel libro, meglio la sua pubblicazione festeggia quest’anno, con amicizia nel nostro paese che lo ha sempre gradito, i suoi 200 anni. Un nostro saluto.
Alla fine di gennaio ha preso vita la capra realizzata dall’artista portoghese Bordalo II all’ingresso della Stazione San Pietro (lato via del Monte del Gallo). L’ opera completata nell’ambito del progetto Forgotten in collaborazione con il gruppo FS e il Municipio XIII è composta, come tradizione di questo artista e della sua critica al consumismo, di materiali di scarto: biciclette rotte, pezzi di auto, pneumatici. Il luogo scelto dallo scultore non è causale: con 253 treni al giorno San Pietro è la stazione dalla quale parte la linea ferroviaria internazionale piĂą corta del mondo – la San Pietro – CittĂ del Vaticano – che mette in collegamento “l’Italia con lo Stato del Vaticano”. (Le foto sono di Poalo Darra).
Info qui.
Non vuole dire il suo nome. Non vuole dire il paese da cui viene ma è in Abruzzo. La provincia, a furia di insistere, finisce per dirla: è Chieti. Tutto il resto è sì e no. No e sì. “Non è che metti la foto su quel coso lì… Internet?” Non vuole essere riconosciuto. Lo tranquillizziamo. Fotografiamo solo le mani. Quelle che girano le castagne sul fuoco come in un modo di dire che però non sembra bruciargli.
Sono stata a Plancha, una recente apertura un po’ fusion al Pinciano, in via Bergamo.