Giulio Mozzi è nato a Padova nel 1960. La raccolta che lo ha fatto conoscere “Questo è il giardino” (Theoria,1993) lo ha subito eletto come uno dei più interessanti autori italiani di racconti. Seguono quelli de “La felicità terrena” (Einaudi, 1996). Il suo ultimo libro è “Favole del morire” (Laurana, 2015). Tiene corsi di scrittura, è consulente editoriale e animatore di uno dei più importanti blog dedicato alla scrittura: Vibrisse.
Mese: Settembre 2016
Al Cimitero degli Inglesi con D’Annunzio. Una delle pagine più famose de “Il piacere”, tra le urne degli Acattolici.
Persino in Giappone la Bocca della Verità (794 mila risultati nelle ricerche Google) ha una sua statuita esemplarità. Nella foto, un gioco abbastanza diffuso nella sale giochi di Tokyo, quelle del Pachinko, per intenderci. A Roma uno dei siti con carovane di turisti. Di seguito i versi immortali del Sommo Poeta Romano Giuseppe Gioacchino Belli. Annotati e compendiati a beneficio di romani e viaggiatori. Esotici o meno.
Gira a Torpigna la ruota della slow life. Quella dei pedali e delle due ruote che leggiamo in in questo testo estratto dal ricchissimo itinerario editoriale uscito per la Ediciclo e scritto da Mattia Fiorillo (titolo: “La ciclovia del Grab di Roma. Il grande raccordo anulare delle bici dalla città antica alla street art”). L’autore riesce a restituirci tutta l’urbanità street art della nuova Roma che si prepara a santificare la dotazione di un raccordo anulare per raggi e pedali. Il GRAB.
Pamuk e Istanbul
Dentro il mondo di Orhan Pamuk e della sua Istanbul. Una recensione ci porta dentro la genesi e la genealogia del capolavoro del Nobel turco.
Manlio Cancogni
Ci sono persone che attraversano i secoli. Per il lungo corso dell’età e la forza della loro produzione – ora parliamo di artisti – creano una cesura tra i tempi, tra le culture. Il caso di Manlio Cancogni si inscrive perfettamente in questo genere di passaggi epocali.