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poesie

Fraturno

Citiamo dei versi dalla nuova raccolta di Claudio Damiani “Endimione” (interno poesia).

Ora mi viene in mente la scuola delle suore
a Roma, è una mattina grigia
intingo il pennino nel calamaio
e scrivo, ho cinque anni, faccio la primina,
ora invece mi vedo nella casa di Mandela
con Beata, in quella grande sala
e fuori i cipressi e i meli e il cielo azzurro nitido,
i monti avanti, e non lontano Fraturno 1
limpido e luminoso tra i suoi pioppi respira.
Che strana cosa è la vita, le cose ci restano impresse
come non fuggissimo come tutto fugge,
come fotografie, come post di facebook
nei grandi server fra i ghiacci, rimangono le tracce
del nostro breve passaggio, ma se siamo molecole
semplici molecole organizzate al punto
da essere vivi, procreare, pensare,
avere una coscienza, quella della nostra
precarietà, mortalità,
allora una cosa è certa:
che le molecole sono responsabili
già della vita, già la contengono in nuce,
noi siamo quell’energia
condensata in atomi, in molecole, in noi,
siamo quell’energia che non muore mai
che sta facendo qualcosa che non sappiamo bene,
ha una missione, un destino, noi non lo sappiamo
ma siamo in lei, siamo fatti di lei,
da lei veniamo e a lei ritorniamo,
in lei siamo stati, siamo ora, saremo.

  1. Piccolo lago della Sabina romana, non lontano dal paese Mandela, citato tre versi sopra.




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life style

Dresda dopo l’89

Nati dopo l’89 è la mostra di Matteo Tacconi, giornalista, e Ignacio María Coccia, fotografo (sua la foto del pannello) in programmazione al Goethe di Roma.

La mostra è un viaggio alla ricerca della generazione post-Muro di Berlino, in Italia e Germania. Venti giovani europei nati dopo quella data si raccontano.

Il fotografo Ignacio María Coccia e il giornalista Matteo Tacconi li hanno incontrati in quattro città simbolo. Dresda, nella ex RDT ancora avvolta da una certa mentalità dell’est, Bonn nell’ovest, l’ex capitale della Germania occidentale. E, in Italia, Trieste città di frontiera, multiculturale, e Bari.

La mostra è accompagnata da un audiodocumentario di Tacconi corredato da foto di Coccia. Tutto concorre a ricostruire un mondo in bilico tra antico – magari solo restituito dalle parole dei genitori – e moderno. Nelle frasi dei ragazzi che scelgono le loro location e posano senza schema predefinito (come alla ricerca di un movimento interno dell’immagine) percepiamo la complessità preziosa dell’Europa. Un vero momento di sintesi necessaria in tempi ancora troppo orgogliosi del mosaico continentale.

Dresda spicca per la ricchezza multiforme già interna alla Germania e alla Sassonia. Un Est ricostruito in piccolo. Città che sostituisce una Berlino già multieuropea e si candida a rappresentare in piccolo lì sull’Elba i contrasti europei tra razzismo e disagio, ricchezza culturale e imprenditoriale.

Nati dopo l’89
8 novembre 2019 –
14 febbraio 2020
GOETHE-INSTITUT ROM
Via Savoia, 15
Roma




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invettive

Per favore, non scivolate sui pregiudizi!

Giornata della memoria non deve significare solo ricordare all’indietro ma ricordare in avanti. Significa credere che non serva solo la memoria in quanto baluardo finito in sé di brutti ricordi.

Memoria deve essere un continuo rimbalzo di attenzioni a quello che oggi, non sembra ma, è simile a quella bruttezza. Simile vuol dire che non ha la stessa carica di effetti ma potrebbe averla. Continuando quella bruttezza, insistendola, organizzandola.

Il rischio è che un giorno tutta questa leggerezza della bruttezza possa trovare qualcuno che la organizza e che si prende il merito definitivo di trasformarla in un razzismo organizzato. tanto vale pensarci prima. Attenti alle parole, consapevoli, se pure non capaci di fermarli e cassarli, dei pensieri.

La vita non può essere un emendamento continuo ma non deve neppure essere una sospensione definitiva del controllo.

Per questo sono belle le mappe d’inciampo, un cimitero di cattiveria ricordata sull’uscio delle porte da cui la gente entra ed esce o da cui passa.

Qui una mappa interattiva delle pietre d’inciampo.




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obituaries

Federico Fellini

Come avrebbe passato il suo centesimo compleanno Fellini se fosse stato ancora tra noi.