Siamo state Dar Bruttone a via Taranto e ora leggete come è andata.
Tipo che sono una ragazza – anzi in questo caso che siamo due ragazze (visto che sto con la mia amica Lidia).
Tipo che le ragazze sono perennemente a dieta (quindi dovrei esserlo anch’io? Beh sì, dovrei esserlo anch’io!).
Tipo che le ragazze comunque stanno leggere (un’insalatina e basta? al limite un po’ di carne bianca?).
Tipo che certi locali solo i maschietti (e tipo quei maschietti un po’ beceri o quelli che non lo sono ma gli piace far vedere che pure loro lo sono).
Tipo che i soffritti no e l’olio poco (e qui il posto non invita proprio alla parsimonia).
Tipo che i tovaglioli di carta davvero no.
Tipo che mai in un locale con il romanesco nella intestazione.
C’erano un bel po’ di tipo a premessa. Un bel po’ quindi di luoghi comuni da sfatare e così ecco le vostre (Ilenia e, questa volta, Lidia) alle prese con the opposite del locale femmineo. Ma alla fine ce la siamo cavata bene. Ad essere sincere forti anche un po’ delle mezze porzioni.
Divertente il fatto del menù a lavagnetta da condividere per tavolo. E belle le fotografie alle pareti di una San Giovanni che non c’è più.
Non esattamente come è adesso, almeno.
E comunque non siamo le uniche donne tanto per fare accrescere l’autostima.
Di seguito ecco un caleidoscopio di mezzi piattarelli di pasta e qualche secondo ben guarnito. A cui facciamo seguire qualche nostro giudizio.
Tartufata hai vinto! Questo senza dubbio il piatto migliore. A detta di entrambe.
Tonnarello – diventato fettuccia causa fine scorta – fatto a mano con cipolla di Tropea, con pancetta e pecorino. Non male (soprattutto la pasta fatta in casa, davvero buona) forse un sapore che non va proprio in una direzione precisa e che meriterebbe un correttivo ma una buona idea di partenza (soprattutto la commistione tra cipolla dolce e pecorino: ma è come un piatto che dovrebbe andare da qualche altra parte: in bocca al lupo!).
Petto di vitella alla fornara con patate. Un taglio un po’ grasso (e qui sì ho dimostrato di essere lady eliminando le parti non nobili) e olio in abbondanza ma una giocatrice deve sapersi sedere a tutti i tavoli sapendo scartare: lezione delle carte francesi.
Ossobuco con piselli. A Lidia è piaciuto ma io non l’ho assaggiato.
Dar Bruttone – Via Taranto, 118 – tel. 06 8902 4870