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Vins Gallico: “Chi potrebbe essere così volutamente cattivo o disumano?”

Chi ce l’ha con il Baobab? Chi potrebbe essere così volutamente cattivo o disumano da desiderare lo sgombero di un ricovero di fortuna per dei migranti bisognosi di primo soccorso? Ospitiamo la lettera di Vins Gallico rivolta a sindaca e assessora del Comune di Roma.




Gentile sindaca, gentile assessora,


mio figlio dorme di là nella sua cameretta sotto le coperte. Il nostro riscaldamento per fortuna funziona.

Ma immagino sarà capitato anche a voi di avere avuto i termosifoni rotti, o di essere rimaste sorprese sotto la pioggia e di dover tornare a casa con i vestiti bagnati, oppure di aver dovuto saltare un pasto.
Quello che vi chiedo non è uno sforzo di immaginazione, ma almeno una parvenza di ricordo, di ricordare un momento fastidioso, doloroso, faticoso.

Ora moltiplicate per un tempo lunghissimo quel ricordo, aumentatelo d’intensità, pensate che quella sensazione, di fame, di freddo, di incertezza, di spaesamento sia per un periodo senza sosta e che a causarla siano altri esseri umani.

Chi potrebbe essere così volutamente cattivo o disumano? Non trovo altre parole.

Sarà che voglio spiegarlo a mio figlio piccolo, che dorme di là in cameretta. Voi cosa mi consigliate di raccontargli di quello che sta capitando al Baobab? Perché al netto di ogni considerazione organizzativa e politica, questo mi sembra: disumanità.

Nei racconti di Dickens esisteva sempre un’algebra morale, per cui chi era molto sfigato alla fine un barlume di salvezza lo trovava, e chi era molto stronzo una punizione la riceveva. Un’etica un po’ cattocomunista? Forse.

Ma per una volta mi auguro davvero che capiti anche nella vita reale.

Vins Gallico