Claudia disegna a pedali. Ha un blog. E forse l’hai incontrata già all’aperitivo vegano a Centocelle. In bici.
Claudia ha il capello corto, la erre moscia, belle gambe, minigonna. Serve al bancone per l’aperitivo vegano del mercoledì, allo Spazio, Centocelle Aperte… So che viaggia con la bicicletta, sola, per chilometri e chilometri fino al lago Bajkal, Asia centrale…così capisco io o mi piace capire. Ci salutiamo con simpatia, ma non la conosco, le ho parlato poco.
Un giorno vedo una locandina sulla vetrina di un ristorante e emporio di cibo laziale, che è uno dei miei punti di riferimento a Centocelle: è la mostra dei “disegni a pedali” di Claudia Romagnoli, in un altro locale sempre a Centocelle, dove ancora però, non sono mai stata. Voglio andare a vedere i suoi disegni a pedali, ma non vado, lascio passare il tempo, oltre la data di chiusura della mostra. Mi dicono però che le opere ci sono ancora e finalmente ci vado, a pranzo, mangio buon cibo in buona compagnia e vedo i disegni.
Dal suo segno nero escono ritratti e paesaggi, appaiono come brevi soste nel viaggio, e poi prospettive insolite, il suo punto di vista, i suoi piedi o la schiena di chi le pedala davanti. Dal tratto escono anche parole, decorative, disegni anch’esse, riempiono lo spazio bianco con i suoni delle parole ascoltate e delle scritte viste e forse non capite dei paesi stranieri che ha attraversato; in movimento girano coi raggi della bicicletta o sono la scia di Claudia che pedala, incontra, esplora e si nutre di un viaggio solitario in cui spesso non è sola e di cui, sempre pronta a partire, non è mai stanca.
Per info.