Audiofantasma poesia di Giuseppe Dolce su foto di Vincenzo Gentile. Fotopoesia in sintesi dal duo Dolce&Gentile.
AUDIOFANTASMA
Sui mezzi pubblici o camminando
ascolto musica dal cellulare
o parlo con qualcuno che mi ama:
gli auricolari mi fanno da muro,
da filtro protettore del reale.
Ma trovo insopportabile che gli altri
si comportino esattamente uguale,
mi escludano cioè dal loro mondo,
per mezzo di quel muro immateriale.
Ascoltare una voce da un telefono mentre si è in uno spazio pubblico
è come stare altrove, non esistere
qui e ora, ma lì e chissà quando.
Mi chiedo allora se fotografare
un uomo con l’orecchio al cellulare
non crei un documento dell’altrove,
la prova più tangibile che esiste
il mondo parallelo dei fantasmi.
Potrebbe allora quell’uomo parlare
con qualcuno che ami e non c’è più?
Giuseppe Dolce 16 ottobre 2017