Lost Japan è il catalogo Electa (curato da Rossella Menegazzo) che valorizza l’Archivio Alinari e il lavoro del fotografo Felice Beato. Vi offriamo alcune immagini dal catalogo su concessione dei depositari dei diritti.
A partire dal 1853 quando il Giappone degli shōgun Tokugawa fu costretto a interrompere il suo isolamento e ad aprire i porti al commercio con le potenze straniere, tanti furono i viaggiatori che arrivarono insieme alle ambascerie o per intraprendere nuove attività.
Tra questi vi furono alcuni fotografi di passaggio e altri che divennero invece stanziali nella zona di Yokohama. Uno dei primi fu un
veneziano, Felice Beato (1832-1909), un fotogiornalista professionista che dopo aver viaggiato in Europa, Egitto, India, Cina, sbarcò nel 1863 in Giappone aprendo uno dei primi studi fotografici dell’epoca.
Beato divulgò non solo la tecnica fotografica, ma anche l’arte della coloritura a mano delle fotografie destinate al mercato estero che ha reso la fotografia giapponese del XIX secolo unica al mondo e nota col nome di “Yokohama shashin”.