Estraiamo dal numero 302 de “l’immaginazione” (Manni editore) questa poesia in prosa: “Camminare” di Paolo Guzzi.
Camminare
di Paolo Guzzi
La distanza mi affascina: come arrivare, con quali mezzi:
le gambe. Sempre più pesanti, difficili da articolare, i passi,
conto i passi da fare, i gradini da salire, le salite da superare.
Il punto di vista assume un’importanza fondamentale, sbagliare vuol dire non vedere, l’oggetto
della vista si allontana, perciò invece di levare gli occhi
occorre abbassarli, per evitare gli ostacoli, per non inciampare, quindi inutile guardare, inutile
camminare, solo retrocedere, per cancellare definitivamente
Paolo Guzzi, nato a Roma nel 1940, vive a Roma e a Parigi. E’ poeta, traduttore, critico teatrale e francesista.