Proporzioni, rappresentazioni.
Io sono piccola e tu altissima, mamma. Se questa piccola opera d’arte che a molti sembra comune avesse un titolo sarebbe questo.
Nei disegni dei bambini sono le gambe che contano. L’altezza, la sproporzione passa da questa rappresentazione. La differenza di calibro è nella linea lunga della matita che dal bacino stretto – quasi solo un punto di snodo – arriva ai piedi.
Le mani sono poco sviluppate perché, in fondo, lo sviluppo della manualità è forse una dato orizzontale – nel senso di al di là da vedere.
Anche i piedi sono un punto d’appoggio poco credibile per tanta altezza. Il resto è una proiezione, di una sproporzione. Un calcolo matematico che ha la tara della visione percepita.