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Giorgio Marincola
Giorgio Marincola (a destra nella foto). Chi era costui? Lo scopriamo attraverso il bel libro di Carlo Costa e Lorenzo Teodonio appena ripubblicato da Iacobelli (grazie!) sotto il titolo già cult “Razza partigiana”. Ne anticipiamo l’inizio del quarto capitolo in cui a Roma piovono bombe tra San Lorenzo e Casal Bertone.
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Una sera d’inverno, al bar di S. Calisto
Una sera d’inverno, al bar di S. Calisto. Con questa scena-racconto si apre il nuovo libro di Paolo Morelli (“Né in cielo né in terra”) in uscita per Exorma. Morelli lo dedica in esergo ai tanti espatriati dalle vie del centro. Una sorta di pulizia etnico-economica che oggi perdura nel termine gentrification.
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Sandro
Il marmoraro era il lavoro jolly. Doveva saper fare tutto. Prima c’erano tanti mestieri intorno al marmo: sbozzatori, lucidatori… Ognuno aveva la sua importanza, il suo ruolo unico. Nel marmo c’è tutto e tutto nasce dallo sguardo. Capire le venature, conoscerlo. Sono cose che impari guardando. E facendo. Io ho seguito mio padre. Ho abbandonato anche una laurea in architettura per questa bottega e non mi sono pentito. Ora scusa ma devo mettere a cucinare le salsicce nel camino che aspetto amici a pranzo.
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Mariagiorgia Ulbar al Cimitero Acattolico
Mariagiorgia Ulbar al Cimitero Acattolico nei versi della raccolta “Gli eroi sono gli eroi” appena uscita da marcos y marcos (che ringraziamo).
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Bernard
Mi chiamo Bernard, sono polacco, vivo in Italia da tantissimi anni. Mi piace molto. Certo che mi fa piacere se mi fotografi. Grazie. Non posso fermarmi. Ci parliamo un’altra volta.
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Giuseppe Gioachino Belli
Ricordiamo – non potrà essere né la prima né l’ultima volta vista la statura dell’autore – Giuseppe Gioachino Belli. Ma questa volta compiutamente: utilizzando e per ciò ringraziando Marcello Teodonio e Castelvecchi, rispettivamente autore ed editore di questa preziosa “Vita di Belli”. Un saggio imprescindibile per conoscere questo autore a cui tanto dobbiamo della storia del nostro dialetto, della nostra romanità. Anche la fierezza di poterli vantare riferiti a lui. Uniamo l’estremo interesse, fuori dai versi, anche del carattere dell’uomo e il gioco è fatto.