Blame mirror ovvero per chi votare se votate, dove mettere la croce, dove farci una croce. Un’invettiva elettorale.
Blame mirror
Ecco, la lunga fila del ci metto la faccia. Sta per iniziare l’esibizione muscolare delle nostre promesse verbali. Il fotoritocco portato allo specchio del passante. In formato tessera, documenti a vista. L’illusionismo delle idee e del voler apparire meglio di quel che si è, più di quel che si potrebbe. O come si vorrebbe. La vanità di crederci o volerci credere. Uno spazio abusivo della nostra reciproca ingenuità.