Piazza Mincio, una delle piazze più cinematografate di Roma. Quartiere Coppedè. Il luogo ideale per un tranquillo Halloween di paura.
Categoria: flânerie e viaggetti
Pubblichiamo la parte terza del poemetto di Christian Raimo “Andare per case” incluso in “Roma d’autore” (Morellini). E’ ambientato nella Roma di Città Giardino, a Montesacro. Tra Via Montasio, via Isola Bella e viale Jonio.
Policlinico Umberto I
Il Policlinico Umberto I, dedicato all’omonimo re italiano, è la faccia operativa della facoltà di Medicina e Chirurgia della Sapienza Università di Roma. La sua costruzione venne iniziata nel 1883 su un progetto di Giulio Podesti (lo stesso del traforo Umberto I di via Milano e del Grand Hotel) e Filippo Laccetti (ma collaborerà anche Edgardo Negri, nipote del primo).
Una balena nel cielo della street art. Con lei una madonna cinese, un Depero australiano, un bambino che guarda il cielo. Il mondo non ha mai creduto tanto nell’urbanizzazione da quando un gruppo di artisti ha deciso di modificare il segno delle città intervenendo negli spazi comuni. Ogni rivoluzione parte da un’azione non condivisa. La realizzazione delle rivoluzioni riguarda la loro capacità generativa (e non degenerativa). Anche in arte è così. La prova è in questo progetto di arte ascensionale romano, alla borgata di Tor Marancia, che ha invece la fortuna di essere frutto ben voluto di una rivoluzione programmat(ic)a.
Agisce in un’area di abitazione post-sventramenti fascisti (a una delle immagini di quel tempo è dedicata un’opera). Che sorge su un’area bonificata. E, a pensarci bene, gli elementi di “transizione” sono più di uno già così.
Un road post tra le vie di Roma a caccia del conforto antinevralgico di una santa.
Pubblichiamo un estratto dal mémoire di Raphael Luzon “Tramonto libico” (Giuntina, che ringraziamo). Racconta la fine della storia millenaria della Comunità ebraica di Libia. Roberto Saviano nella prefazione ha scritto: “Consiglio al lettore di soffermarsi, tenerlo un po’ più a lungo tra le mani, di risfogliarlo e rileggere alcuni passi, perché nelle parole di Luzon possiamo talvolta trovare l’ispirazione per intraprendere un cammino di pace e di memoria”. E noi, nelle pagine che vi facciamo rileggere, vi mostriamo la Roma del Ghetto e di Piazza Bologna in cerca di requie.