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Dove sono gli uomini?

La crisi che apre un varco ovvero Dove sono gli uomini? Una riflessione a partire dal libro di Stefano Ciccone “Maschi in crisi? Oltre la frustrazione e il rancore” (Rosenberg&Sellier).

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Per favore, non scivolate sui pregiudizi!

Giornata della memoria non deve significare solo ricordare all’indietro ma ricordare in avanti. Significa credere che non serva solo la memoria in quanto baluardo finito in sé di brutti ricordi.

Memoria deve essere un continuo rimbalzo di attenzioni a quello che oggi, non sembra ma, è simile a quella bruttezza. Simile vuol dire che non ha la stessa carica di effetti ma potrebbe averla. Continuando quella bruttezza, insistendola, organizzandola.

Il rischio è che un giorno tutta questa leggerezza della bruttezza possa trovare qualcuno che la organizza e che si prende il merito definitivo di trasformarla in un razzismo organizzato. tanto vale pensarci prima. Attenti alle parole, consapevoli, se pure non capaci di fermarli e cassarli, dei pensieri.

La vita non può essere un emendamento continuo ma non deve neppure essere una sospensione definitiva del controllo.

Per questo sono belle le mappe d’inciampo, un cimitero di cattiveria ricordata sull’uscio delle porte da cui la gente entra ed esce o da cui passa.

Qui una mappa interattiva delle pietre d’inciampo.




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Elezioni europee, megalotimia e isotimia nelle urne

Il terzo capitolo del nuovo libro di Francis Fukuyama (“Identità”, UTET) è dedicato alla cosiddetta “Terza parte dell’anima”. Il titolo è di per sé intrigante. Spiega il saggista americano che gli esseri umani sono “razionali massimizzatori di utilità” grazie alla fortuna di cui sono dotati cognitivamente per natura.

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La gioia senza gioia

La gioia senza gioia su Shadenfreude (UTET) di Tiffany Watt Smith.

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Contro i pesci rossi

Contro i pesci rossi.

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Blame mirror

Blame mirror ovvero per chi votare se votate, dove mettere la croce, dove farci una croce. Un’invettiva elettorale.