perdersi a roma
Mentre oggi si apre una collettiva in cui saranno esposte anche le foto del fotografo Mauro Petito, alla galleria lab174, pubblichiamo questa nota critica della etnoantropologa esperta di fotografia Nour Melehi sull’opera del fotografo napoletano “De unius multiplicitate”.
Delle volte guardo i manichini con aria costernata. Altre volte incuriosita. Altre ancora dispiaciuta. Perché stanno lì? Chi li ha scelti?
Zingari o turisti? Come conoscere le città? Davanti a un espositore di cartoline di Roma. Che ci faccio? E che ci fareste voi? Voi – come me – romani. Che ci dovremmo fare, noi? Perché comprarne una? A chi spedirla e cosa scriverci? Ma anche chi, turista, passasse da Roma, sceglierebbe ancora questa forma di saluto con annessa immagine oleografica?
Un’americana al Vittoriano (Il sottotitolo dovrebbe essere: una riflessione su uno dei monumenti più celebri e più discussi della città a margine della visita all’originale mostra Barbie the Icon).
Ecco, siamo alla fine della “Sindrome della Porta Chiusa”. Ovvero, l’attesa dell’ostentata fine programmazione dei cinema d’estate. Quella per cui si arriva a luglio (spesso anche a un tardo giugno) ed ecco comparire il cartellone CHIUSURA ESTIVA. Qualcun’altro accampa un pretestuoso e lungimirante PROSSIMAMENTE.
Care mamme e cari papà, Buona giornata! Questo è un sito per bambini! O lo è anche.