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Piazza del Popolo e Valentino Zeichen

Piazza del Popolo e Valentino Zeichen. In questi versi, il grande poeta, fotografa una delle piazze più belle di Roma non lontano dalla quale viveva.


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Mariagiorgia Ulbar al Cimitero Acattolico

Mariagiorgia Ulbar al Cimitero Acattolico nei versi della raccolta “Gli eroi sono gli eroi” appena uscita da marcos y marcos (che ringraziamo).




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Ci somigliano i lupi usciti dall’inverno

Sì, “Ci somigliano i lupi usciti dall’inverno” e ci piace questa raccolta di Mariagiorgia Ulbar uscita per la piccola casa editrice trevigiana Nervi. Il suo “Bestiario” è una festa di tenui dolori, osservazioni malinconiche che hanno però sempre il lampo di una via di uscita anche se non sempre sorrisa. Gli animali (balene, tigri, lucertole, ragnetti rossi) contengono alla maniera di Tozzi (vale la pena riprendere e rileggere le prose poetiche, fulminanti di “Bestie”) un’epifania colma di brividi calmi.




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Vorrei semplicemente descrivere

“Vorrei semplicemente descrivere / quello che vedo, non altro” è una dichiarazione di poetica in versi e un invito all’andare a piedi e all’amore per gli alberi. E’ tratta dalla raccolta “Il fico sulla fortezza” (Fazi, 2012) di Claudio Damiani che agli alberi ha da poco dedicato un calendario in strofe “La vita degli alberi” (con disegni di Antonio Capaccio, nella cover un particolare) per Empirìa. “Io credo che amino l’aria / la bacino e siano baciati / da lei in ogni momento”. Questi i versi per gennaio.

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Pei vicoli di Roma camminavamo abbracciati

Inizia a collaborare con l’inedito “Pei vicoli di Roma camminavamo abbracciati” il poeta Claudio Damiani, a cui va il nostro benvenuto (la redazione).

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Oliver Scharpf

La poesia pare male sulla carta. Pare male pure sul web. La poesia pare male sempre. A noi no. A noi pare bene. Specie quando ha la verità a volte svagata e sorniona, altre volte allegra e irriverente o malinconicamente pensosa dei versi del canzoniere di Oliver Scharpf. Svizzero con trascorsi romani e versi conseguenti. Da vicolo delle Grotte e Campo de’ Fiori (“Uppercuts” 1, n.26), via della Consolazione (n.31), “dalle parti della stazione termini” (n.31), Castel Sant’Angelo (n.34). Fino ai versi che citiamo e della cui concessione lo ringraziamo.