Ringraziamo l’editore Iacobelli per l’anticipazione offertaci da questo bel racconto di Erri De Luca. E per l’uso delle foto che lo illustrano. Entrambi tratti da “Al di lĂ dei frutti. Dal mondo a piazza Vittorio. Storie, ricette e curiositĂ di un mercato multietnico” di Emilia Martinelli e Angela Rossi.
Categoria: racconti
Piazza Vittorio e Amara Lakhous
Le antologie su Roma, per solito, mirano a ricostruire una narrazione della cittĂ . La cui complessitĂ spesso offre una varietĂ di sguardi naturale. Mai come nel caso di questa nuova raccolta che esce per la Bordeaux il caleidoscopio cerca completezza. Pur nell’accettazione di una inesauribilitĂ . “Rome. Nome plurale di cittĂ ” a cura di Giorgio de Finis e Fabio Benincasa non si accontenta, a dispetto del titolo, di offrire questa sola pluralitĂ come numero ma come varietĂ . Lo fa mischiando competenze e visioni. Valerio Magrelli o Mario Perniola, Edoardo Albinati o Tomaso Montanari, Pablo Echaurren o Igiaba Scego, Francesco Careri o Massimo Lugli: le 392 pagine di questo volume offrono una grande ricchezza di voci. Abbiamo estratto dal grande vassoio di questa pluralitĂ il racconto “A piazza Vittorio ho vissuto il futuro dell’Italia” di Amara Lakhous. Ringraziamo autore ed editore per avercene concesso il diritto, per così dire, di replica.
Via Flaminia
L’esordio in prosa del grande poeta Valentino Zeichen, che ci ha recentemente lasciato, non abbandona la consueta e familiare via Flaminia. Uno spicchio di Roma che trova tra porta del Popolo e Valle Giulia i vertici del suo cono di luce. E di ombre. Ringraziamo autore ed editore (Fazi) per l’anticipazione da “La sumera”.
Verso Montecassino
In un estratto “Come la polvere. L’odissea dei profughi di Montecassino” il bel libro di Marisa Errico Catone uscito per la casa editrice Nuova Dimensione una diaspora bellica in terra ciociara.
Dieci anni a Roma
Il libro di Annalisa De Simone “Non adesso, per favore” (in uscita per Marsilio che ringraziamo per l’estratto) descrive geograficamente due cittĂ con due sismi. Per L’Aquila va da sĂ© si tratta del triste, e rattristante ancora oggi per la lenta ripresa, terremoto geologico. Per Roma (di gran lunga location protagonista del libro) la scossa è quella di un amore da subito fuoriosamente sensuale tra una giovane editor aspirante autrice (la protagonista) ed un affermato e navigato scrittore indisponibile all’amore “coniugale”. Il brano, dal quarto capitolo, che estraiamo ci mostra lei alle prese con il primo bilancio di vita romana mentre esce per la prima sera con Ferretti (sempre al cognome), lo scrittore di cui subisce la malia.
Una sera d’inverno, al bar di S. Calisto. Con questa scena-racconto si apre il nuovo libro di Paolo Morelli (“NĂ© in cielo nĂ© in terra”) in uscita per Exorma. Morelli lo dedica in esergo ai tanti espatriati dalle vie del centro. Una sorta di pulizia etnico-economica che oggi perdura nel termine gentrification.