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Fiati alle periferie

Una coppia di fiati in periferia. Una tappa nuova dell’inedito “Catalogo dei suonatori di strada”.



ROMA, settembre 2011 – STRADA DI PERIFERIA

In una strada che si snoda tra i palazzi popolosi della
periferia avanzano tre zingari, di pomeriggio. Uno suona la
tromba, uno il clarinetto e il terzo zoppica trascinandosi un
altoparlante montato su un carrello della spesa. L’altoparlante
diffonde la base ritmica e i due suonatori suonano la melodia di
Besame mucho, il tema del Padrino e altre canzoni meno
famose.

Qualcuno si affaccia dalla finestra, costretto ad
allontanarsi dalla televisione o dal computer, perché una
tromba e un clarinetto, con la base registrata o senza, per strada
fanno un gran volume di suono.

I suonatori schivano le automobili, salutano i condomini affacciati alla finestra e
raccolgono la moneta appallottolata dentro un pezzo di carta
che qualcuno gli tira dal terzo piano. Poi girano l’angolo e
smettono di suonare.




Di giuseppe dolce

Le canzoni di aka Giuseppe Dolce, cantautore romano, sono ispirate a quello che succede nella vita, a Paolo Conte, a Tom Waits, a Enzo Jannacci, alle canzoni italiane dimenticate, ai blues indimenticabili e alle melodie nascoste tra le corde della chitarra.