Vi proponiamo l’inizio di “Angeli Cacacazzi ovvero Ah, come starei bene a vive se fossi morto” di Elena Stancanelli. Una delle sezioni drammaturgiche in cui si articola “Sei scene di una giornata a Roma”, un progetto di Antonio Calbi e Fabrizio Arcuri per la regia di Fabrizio Arcuri da domani in scena al Teatro di Roma. L’episodio della Stancanelli è interpretato da Sandro Lombardi e Roberto Latini. Gli altri testi sono “OdioRoma” di Mariolina Venezia, “LâArcispedale quando si fa l’alba” di Valerio Magrelli, “Flaminia bloccata” di Fausto Paravidino e “Roma Est di” di Roberto Scarpetti.
GLI ANGELI CACACAZZI ovvero AH, COME STAREI BENE A VIVE SE FOSSI MORTO
Per Victor Cavallo e Leroy Johnson
di Elena Stancanelli
V: La noche era tropicana randagia e romana
piazza navona come una sorca dâargento
i boulevard i sampietrini sconquassati
che seducono le ragazze che si slogano
cadono coi tacchi nel cuore dellâamore
L: Vittorio? A, Vittoâ: ma non eri morto?
V: Io pensavo che eri morto tu.
L: E che fai?
V: Cammino.
L: Cammino anchâio.
V: Sei sempre a Roma?
L: No, moâ parto.
V: E dove vai?
L: In america.
V: E come mai?
L: Da mi madre.
V: E dove sta tu madre?
L: A New York. Ci sei mai stato?
V: Mai. Ma un giorno ho fatto tutta la Palmiro Togliatti a piedi. Che hai fatto allâocchio?
L: Mâhanno menato.
V: Te fai sempre menĂ ….
L: Mi piace.
V: Eh, te piace… Mica è bello farsi menĂ .
L: Tu non lo sai.
V: Io so tutto.
L: Mica sei frocio, tu.
V: No, ma so de Roma. E i romani sanno tutto. Perchè siamo antichi, mica come voi americani.
L: Voglio essere anchâio di Roma.
V: Vediamo che se può fà . Magari quando torni.
L: Mica lo so se torno.
V: Io al posto tuo tornerei. Che devi fare in america? LĂŹ sono tutti giovani.
L: E noi siamo vecchi?
V: a te che te sembra?
L: Mi sa che câhai ragione. Ti mancherò?
V: Eh!
L: Mi prendi in giro. So diventato brutto, veâ? Nun te posso mancĂ . Forse se ero ancora bello… Le cose brutte non mancano a nessuno.
V: Mica è detto. A me me mancano certe magliettine gialle che câavevo quando ero bambino. Tutte uguali, tutte gialle.
L: Perchè erano belle.
V: Insomma…
L: Erano belle per te.
V: Erano gialle… come le mimose. Quanto me piacciono le mimose.
L: E le polpettine di carne
V: E lâidrolitina
L: Cosâè lâidrolitina?
V: Lâidrolitina. Come sarebbe cosâĂŠ?
L: Cosâè? Non lo so.
V: Ammazza però sti americani: possibile che non sapete proprio un cazzo un cazzo? Lâidrolitina! Per far lâacqua friccicarella… lâidrolitina. eddai!
L: Câho âna sete…
V: Mo troviamo da bere.
*Elena Stancanelli è fiorentina ma si può dire che sia naturalizzata romana come mostra questo testo e la lunga permanenza a Roma. Ha pubblicato “Benzina” (Einaudi, 1998). Da quest’ultimo e dal suo successivo romanzo, “Le attrici” (2001, Einaudi), la regista Monica Stambrini ha tratto il film “Benzina” (2001). Alla sua cittĂ natale ha dedicato “Firenze da piccola” (Laterza, 2006). Nel 2007 ha pubblicato “A immaginare una vita ce ne vuole un’altra”.