Hiroshige alle Scuderie del Quirinale con marsupio.
A proposito di esperienze sul filo del rasoio. In senso temporale intendo. Sono riuscita ad andare a vedere la mostra Hiroshige – Visioni dal Giappone che chiuderà le porte il 29 luglio.
Meglio tardi che mai a caccia di suggestioni dal paese che per varie ragioni mi sta più a cuore di tutti. Io e Albero Meraviglioso. Lei un po’ sul trabiccolo a 4 ruote, un po’ nel marsupio, parecchio in braccio.
La carta è delicata la temperatura interna degli spazi espositivi è bassa, le luci sono soffuse. È un’esperienza in parte meditativa entrare in questa sorta di oasi. E chi se lo ricorda più il sole prepotente che c’è fuori?
Hiroshige ci disegna stazioni di posta fra Edo (oggi Tokyo) e Kamakura la capitale del tempo. E la neve è silenziosa, il mare è fragoroso, i fiori sono profumati. Un viaggio sinestesico nel Giappone di inizio ‘800. Incantata da quanto quei disegni emanino quella stessa aura che il Giappone ha ancora oggi.
Un sogno esotico in mezzo a questa torrida estate.
Le scuderie del Quirinale si confermano una scelta vincente anche con pargoli al seguito. A piedi della meravigliosa scala un tempo solcata dai cavalli c’è uno spazio allattamento con tanto di fasciatoio donati dall’Unicef.
E dove c’è fasciatoio c’è speranza.
E ci sono tante foto a ricordarla.