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Il gioco del restare vivi

Il gioco del restare vivi, foto-poesia del duo Dolce&Gentile.

Il gioco del restare vivi

Io resto a casa, recita lo slogan.
Anzi, è un mantra, è un abracadabra.
No, non uscite, rimanete in casa,
a casa si sta a casa e ci si resta
e chi rimane a casa resta vivo.
Io resto a casa è il titolo del gioco.
Non è un abracadabra, è solo un gioco.
Perde chi prende il virus e ci muore.
Fuori di casa c’è un’epidemia
e più lontano c’è la pandemia.
Giochiamo tutti a rimanere vivi,
impauriti dal conto dei contagi
dal picco, dalla curva, dal plateau,
dall’esperto, dal superbo, dal povero
medico eroico, e dal politico.
Così restiamo a casa a casa a casa,
dove si resta vivi vivi vivi,
fino a quando non scoppia nella testa
la domanda: ma di che cosa vivi?

Giuseppe Dolce, 13/04/2020
https://salon.io/vincenzogentile




Di giuseppe dolce

Le canzoni di aka Giuseppe Dolce, cantautore romano, sono ispirate a quello che succede nella vita, a Paolo Conte, a Tom Waits, a Enzo Jannacci, alle canzoni italiane dimenticate, ai blues indimenticabili e alle melodie nascoste tra le corde della chitarra.