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La nazione del mio cuore

La nazione del mio cuore. Una direzione da prendere.

Appartarsi: unico motivo per vivere, oggi.
Antonio Delfini (inediti 1931-33)

Ci si dibatte tra noi – noi soli – e il resto del mondo. La grande sfida è sempre in questo confine: essere fedeli a se stessi e, nello spazio di avanzo, cercare di esserlo alla comunità degli altri (la comunità di noi con gli altri).

Dunque il tema rimane “come non essere infedeli a se stessi”. Non tradire i propri principi. Morali, sentimentali, civili.

Noi soli, la Nazione di Noi: quella che non ci tradisce perché ha un codice fatto di asserzioni e convinzioni scelte, accettate, digerite. Parlamentate da noi, emendate da noi. Alla sola quale abbiamo giurato fedeltà.

Siamo i padri costituzionalisti di questa nazione interna in cui vogliamo inglobare gli altri. Alle nostre regole, ai nostri principi. Se le abbiamo accettate noi – ci diciamo – le possono fare proprie anche gli altri.

Sapersi appartare può essere la soluzione per superare questa difficile coabitazione di solitudini. La soluzione dell’essere felicemente soli può essere la pace tra gli affanni per poi tornare a essere parte di una Nazione completa, fatta di solitudini che si cercano senza volersi invadere. Lasciandosi il tempo dell’essere soli, lasciandolo.