Madonne dei Contatori vuole essere una poesia propiziatoria o propiziata e, insieme, una piccola galleria di immagini votive al culto mariano-palazzinaro.
Madonne dei Contatori*
Madonne dei Contatori
Vergini dell’Elettricità
Madri delle Raccomandate,
della Telegrafia,
delle Affrancature,
Nostre Signore di ruote
che girano vorticose
al fischio degli scaldabagni,
all’arancione incandescente delle stufette,
alle luminarie festose dei nostri tinelli,
sorvegliate i sigilli di piombo
dalle mani mendaci dei coinquilini disonesti,
proteggeteci dal carovita
e, col salvavita,
donateci una parca eternità.
Questa poesia, in una variante leggermente diversa, è presente nel capitolo “Dio in periferia” di “Perdersi a Roma” (Iacobelli).