In via di Panico, seguendo le tracce di un libro di Luca Canali, latinista purtroppo scomparso dopo molta “romanistica”, romanzi d’impegno e poesia. Anche per ragionare come la vexata quaestio centro vs. periferia non sia altro che un match nullo.
In via di Panico, seguendo le tracce di un libro di Luca Canali, latinista purtroppo scomparso dopo molta “romanistica”, romanzi d’impegno e poesia. Anche per ragionare come la vexata quaestio centro vs. periferia non sia altro che un match nullo.
Roma, si sa, è una città stratificata. In questo varco nella stratificazione (un semplice aggiornamento in una stazione delle metropolitana, in realtà) l’ospedale Pertini finisce per essere molto vicino al Policlinico con tutto quello che ne consegue in termini di mancata ottimizzazione. Così è il Cimitero del Verano il particolare più chiaro rivelato nell’abisso della prima cartina. Mentre Villa Torlonia si sovrappone perfettamente ai binari della Stazione Termini, villa Ada trova una sua prosecuzione in villa Borghese.
“Dal Plinio alla pozzolana” è il titolo nostro per “Solo contro tutti”, il capitolo 23 del romanzo di Emanuele Santi “Campo Marzio” (L’Asino d’Oro edizioni, che ringraziamo per la concessione del brano). In queste pagine una fantomatica Virtus Aurelia con i suoi allenamenti, gli schemi, la serietà del calcio dilettantistico. E in mezzo la scuola: il Plinio Seniore di via Montebello.
La Est, Est, Est o Pizzeria Ricci al quartiere Viminale è uno di quei luoghi familiari in cui è bello andare a prescindere dal gusto e dallo stomaco.
La mappa da piazza del Popolo a piazza di Spagna, per via del Babuino, de “Gli sfiorati” (Bompiani) di Sandro Veronesi, che ringraziamo per il consenso alla pubblicazione.
Sì, “Ci somigliano i lupi usciti dall’inverno” e ci piace questa raccolta di Mariagiorgia Ulbar uscita per la piccola casa editrice trevigiana Nervi. Il suo “Bestiario” è una festa di tenui dolori, osservazioni malinconiche che hanno però sempre il lampo di una via di uscita anche se non sempre sorrisa. Gli animali (balene, tigri, lucertole, ragnetti rossi) contengono alla maniera di Tozzi (vale la pena riprendere e rileggere le prose poetiche, fulminanti di “Bestie”) un’epifania colma di brividi calmi.