Festeggiamo i trent’anni del Teatro Argot di Trastevere. Lo facciamo con un estratto dal libro di Maurizio Panici “Epifanie: l’Argot tra passato e futuro” (a cura di Marzia G. Lea Pacella) che esce per Editoria&Spettacolo. Il testo che vi proponiamo è la rielaborazione di un’intervista allo stesso Panici fatta da Andrea Porcheddu. Il libro è la storia e il racconto del percorso teatrale di un regista-attore, quelli di Maurizio Panici, che qui ci offre le sue riflessioni e le sue idee della vita teatrale e del rapporto arte-vita-teatro.
Ecco a voi qualche immagine di “BADLANDS. PRATICHE DI RIGENERAZIONE URBANA”, il percorso espositivo curato dagli studenti del Master MaRAC in “Management delle Risorse Artistiche e Culturali” promosso dalla Fondazione Roma e dall’Università IULM.
Le terre ‘cattive’, fotografate o dipinte, comunque indagate, che abbiamo scelto per voi sono quelle degli scatti “metropolis” di Stefano David, delle ‘architetture urbane’ su tela della pittrice Sabrina Ortolani, del confronto tra i cinema ‘Impero’ di Roma e Asmara documentato da Antonio Politano, “Quasi altrove #7” di Angelo Marinelli, il Lago ex Snia, bacino naturale preservato con grande impegno dalla cittadinanza, proposto dal collettivo di ingegneri Dauhaus, “Immaginare Corviale” di Stalker/ON e, infine, il progetto “Sopraelevata: da ecomostro a bioparco” di Massimo Casavola e Lucio Altarelli.
Inizia a collaborare con l’inedito “Pei vicoli di Roma camminavamo abbracciati” il poeta Claudio Damiani, a cui va il nostro benvenuto (la redazione).
Questo sabato, perché no, un invito alla gita. Dove? Cassino e Montecassino.
Prove tecniche di corteo
Speciale Manifestazioni. Ovvero come prepararsi alla piazza, conservarne i ricordi, non farli sbiadire. E, soprattutto, far sì che siano serviti. Care lettrici, cari lettori, ebbene sì, abbiamo pensato di costruire un percorso a favore di manifestanti. Speriamo vi sia utile. AVVERTENZE: Contiene due estratti da libri, un’intervista a Giuliano Santoro, una postilla e qualche fotografia. Non nuoce, in ogni caso, alla salute.
Graziano Graziani
Giornalista e poeta. Studioso di teatro e conduttore radiofonico. Graziano Graziani in questa intervista si rivela soprattutto romano. Più di altri (dal punto di vista della conoscenza e della frequentazione). E meno di altri (dal punto di vista dell’oleografia e del bozzetto). Grazie (e nonostante) alla scelta di scrivere in dialetto. I suoi “I Sonetti der Corvaccio” (“La Camera Verde”) affrontano con coraggio e vincono sul canone rappresentando un poema che ha la forza di una “Spoon River” insieme universale e stracittadina.