Pubblichiamo un estratto dal mémoire di Raphael Luzon “Tramonto libico” (Giuntina, che ringraziamo). Racconta la fine della storia millenaria della Comunità ebraica di Libia. Roberto Saviano nella prefazione ha scritto: “Consiglio al lettore di soffermarsi, tenerlo un po’ più a lungo tra le mani, di risfogliarlo e rileggere alcuni passi, perché nelle parole di Luzon possiamo talvolta trovare l’ispirazione per intraprendere un cammino di pace e di memoria”. E noi, nelle pagine che vi facciamo rileggere, vi mostriamo la Roma del Ghetto e di Piazza Bologna in cerca di requie.
Philippe Forest
Intervista esclusiva a Philippe Forest su Roma.
Addio, platani!
Addio, platani! La fine degli alberi più romani (insieme ai o poco meno dei pini mediterranei) in una proscrizione che sa di definitività. I versi di Adam Zagajewski per dirlo, una pagina di Giacomo Debenedetti per un triste parallelo.
Stendhal, Belli, sindaci e bugie
“Stendhal, Belli, sindaci e bugie” rititola un articolo uscito su “Il Messaggero” (che ringraziamo per l’utilizzo) all’indomani delle dimissioni del sindaco Marino.
Stazione di Posta – Testaccio
Testaccio, Stazione di Posta, Mattatoio. Aperitivo di un giorno feriale.
Mohamed Keita
Mohamed Keita è un fotografo ivoriano passato direttamente ma non senza burrasche e fortune dalla vita di strada all’obbiettivo. Nella mostra (a due con Flavio Scollo) in corso a Cinecittàdue (presso Cinecittàdue arte contemporanea che ringraziamo per gli estratti foto e testo dal catalogo) i suoi scatti su Roma.
Curata da Ludovico Pratesi, che di seguito lo intervista per ricostruirne la genesi artistica, la rassegna d’immagini intitolata “Da Roma a Baini. Un itinerario per immagini” e che fa parte del “Festival internazionale di fotografia di Roma” sarà visitabile a CinecittàDue Arte Contemporanea (spazio espositivo gratuito al 4 piano del Centro Commerciale) fino al 15 Novembre 2015.