La poesia pare male sulla carta. Pare male pure sul web. La poesia pare male sempre. A noi no. A noi pare bene. Specie quando ha la verità a volte svagata e sorniona, altre volte allegra e irriverente o malinconicamente pensosa dei versi del canzoniere di Oliver Scharpf. Svizzero con trascorsi romani e versi conseguenti. Da vicolo delle Grotte e Campo de’ Fiori (“Uppercuts” 1, n.26), via della Consolazione (n.31), “dalle parti della stazione termini” (n.31), Castel Sant’Angelo (n.34). Fino ai versi che citiamo e della cui concessione lo ringraziamo.
Claudio Caligari
Francesca Serafini, sceneggiatrice (con Giordano Meacci e il regista piemontese) dell’ultimo (purtroppo sì) film di Claudio Caligari, scrive un ricordo dell’indimenticato autore di “Amore tossico” e una riflessione sulla sua Roma. Una lettera aperta e accorata di cui la ringraziamo. Un buon trailer per andare a vedere “Non essere cattivo” da oggi nelle sale.
Voglio porre una questione spaziale o, meglio, di consumeristica (talvolta dà un sottile piacere decontestualizzare parole – un po’ brutte, diciamolo! – che sono talmente invalse nell’uso da costringerci a pensare che possano avere un significato al di fuori del loro campo semantico specialistico): sono rimasti pochi cinema con la galleria.
Un compleanno alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, un modo allegro ma anche serio di festeggiarsi alternativamente (nella foto, “Atleta che lotta con un pitone” di Frederic Leighton, 1877).
Accogliamo con un applauso la videomaker Myrice Tansini, fiera dueruotista senza motore bolognese trapiantata a Roma. Che così si definisce: “Mi sono tuffata nei quarant’anni, attraverso venti romani e di documentari. Amo i gesti semplici, la base di tutto, la delicatezza e la forza della poesia”. Di seguito il suo primo pezzo in bici: “Ritratto di persona che pedala”.
“Là dove c’era l’erba ora c’è una città” sempre lì dove c’era “gente tranquilla che lavorava”. Non siamo nella via Gluck di Celentano (arcinoto brano scritto dal Molleggiato con Miki Del Prete e Luciano Beretta del Clan nel 1966, antesignano dell’ecologia italica) ma nella attuale (borgata) Cinquina.