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persone

Aurelio Picca: “L’Eur mi piace perché è contro Roma”

Pubblichiamo un estratto da “La Roma degli scrittori” (Laurana, che ringraziamo per averci concesso il testo), in uscita in questi giorni. Si tratta di un brano dello scambio tra la curatrice Daniela Mazzoli e lo scrittore Aurelio Picca. Le altre conversazioni sono con Paolo Di Paolo, Elio Pecora, Teresa Ciabatti, Igiaba Scego, Lorenzo Pavolini e Ugo Cornia.

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flânerie e viaggetti

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Valeria De Luca, pescarere, vive a Roma. Il suo ultimo romanzo è “Respira” (Ianieri Edizioni, 2014). Filippo La Porta, nel presentarlo, ha scritto di “una discesa negli inferi” e, citando l’autrice, della “primavera romana con le mura che grondavano di glicini”. Questo racconto ci fa vedere attraverso il suo sguardo accurato i Parioli con le sue ambasciate e luoghi di (non) incontro.




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flânerie e viaggetti

Via Valgia Silvilla e i refusi architettonici

Esistono strade che, nonostante tutta la buona volontà, sembrano refusi. E quella di cui parlo oggi lo è e lo è stata per me, doppiamente.

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flânerie e viaggetti

Gli spifferi del Ghetto

E’ raro che un libro prenda più spazio di quei 10 centimetri per 18 che di solito inquadrano un tascabile (formato a cui più o meno tutti gli editori si sono adattati per le loro “novità”). Quando poi il libro sceglie un formato più grande il direttamente proporzionale diventa una legge purtroppo dolorosa (verificate le classifiche di vendita!). Eppure in questo caso ho per le mani pagine che hanno una persistenza che va al di là della debolezza strutturale della carta. Il libro di Giacoma Limentani “Trilogia” (Iacobelli), che raccoglie sotto questo titolo tre prove narrative assimilabili e già uscite separatamente, non può finire in mezzo a ricettari o romanzi-viatici per una nuova allegra o barzotta sessualità.

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mangiare/bere

Terre e Domus – Foro Traiano

Da Terre e Domus, l’Enoteca della Provincia di Roma, al Foro Traiano, per una colazione di lavoro.



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obituaries

11 febbraio 2013

 

Ci sono stati giorni in parte esaltanti per un cattolico. Nessuno se lo sarebbe aspettato. Alla fine, del gesto dimissionario e “debole” del papa precedente sono rimasti la simpatia che ispira l’umano – in realtà non era stato il punto forte dell’austero teologo bavarese – e, per molti, tanti legittimi sospetti che gra(va)vano sul dietro le quinte vaticane. E un modo di dire che porta ora una data di scadenza: morto un papa… Come è che finiva?