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Come persona amata è il mondo

Come persona amata è il mondo, così iniziano questi versi di Aldo Capitini che escono per Del Vecchio (“Poesie”) a coprire una mancanza nella visione di questo intellettuale perugino degno di molteplici visioni.




Come persona amata è il mondo: può dire una soave parola, può aprire un sorriso per te, mostrare uno slancio. Così
ricco è il tutto, e tu anche sogni.

Dov’è più la favola della notte troppo lunga e tutta tenebra? e che è violento il trionfo dell’aurora? Crederai più che
la bruttezza sia accigliata? il soffrire, disperato; l’errore, un
vortice?

Se qualche fatto ti inducesse a piangere, lo faresti quasi
con intimo canto. Domani anche un evento tragico avrebbe
un che di stile e di lieve; il brigante, delle mosse ingenue.

Credevi che fare fosse difficile, e che solo l’albero sapesse miracolosamente caricarsi di frutti. Dov’è più il timore di atti senza luce, di dare un infinito fastidio? e la fatica di essere uno?

Che cosa ti può essere tolto, ora che ti parrebbe un infausto gusto l’attaccamento? Ed è bello che, te aperto a tutto, nulla possa far da padrone; e non ti turbi il corrucciato animale
che accarezzi.

Qual sentimento è così infinito e più caro a ripensare, come la letizia per il valore e la gioia degli altri? Ti par d’essere
coetaneo di tutte le persone.

E vai a vivere ogni incontro: ti spezzi come un pane intimo al mondo. Non vuoi aver fatto, ma fare.

Nell’impostazione abbiamo cercato – come sempre la visione sui vari strumenti di ricezione non ci darà ragione – la codifica del volume della Del Vecchio che è impreziosita da introduzioni e autointroduzioni (bellissimo il passaggio in cui si racconta della bozza annotata da Contini con una certa familiarità rispettosa ma severa) necessarie alla comprensione del testo.

Capitini, Poesie COVER