Via Leonardo Blumenstihl, 19. Piano secondo. Interno 13. Questo l’ultimo indirizzo di Carlo Emilio Gadda. Uno degli scrittori più longevi (con Pier Paolo Pasolini, forse, a cui lo accomuna quanto meno l’uso dell’acronimo con triple iniziali) riguardo alla celebrazione della romanità. E nel suo caso anche (e forse più) per quello della milanesità. E per quel che concerne il racconto della nostra città è sintomatico che avvenga con un solo libro: “Quel Pasticciaccio brutto de via Merulana”. Altrettanto sintomatica e abbastanza originale, poi, la doppia riuscita interpretazione della linea Milano-Roma che solitamente discrimina gli autori facendoli appartenere a uno o l’altro dei salotti o dei caffè. Ombroso infine – e a prescindere – l’incantamento dello scrittore per il culto romano-fascista.