Carlo Dossi in “Amori” canta la formosità delle donne romane fusa in un’ideale federazione di regionale bellezza.
Carlo Dossi in “Amori” canta la formosità delle donne romane fusa in un’ideale federazione di regionale bellezza.
Ringraziamo l’editore Iacobelli per l’anticipazione offertaci da questo bel racconto di Erri De Luca. E per l’uso delle foto che lo illustrano. Entrambi tratti da “Al di là dei frutti. Dal mondo a piazza Vittorio. Storie, ricette e curiosità di un mercato multietnico” di Emilia Martinelli e Angela Rossi.
In the middle of….Mezzocammino, un dantesco viaggio oltre l’EUR.
Anche se molti di voi la conoscono solo a tempo di rock e quindi vi appare un po’ woodstokkiana sappiate che Capannelle mentre voi zompate a ritmo di tamburo poco prima questo luogo ha visto questa festa di colori setosi e nitriti.
Il romanesco del Belli in questo saggio di Giorgio Vigolo che ha cambiato la fortuna Der Sommo Poeta.
Roma e il glicine: una piccola galleria fotografica.
Da quando vivo a Roma (ed ho sempre vissuto in centro) non mi è mai mancata la natura. Sarà perché i parchi sono tanti o perché l’erba (‘l’erbaccia’) cresce rigogliosa e indisturbata ai piedi delle mura aureliane o nel dissesto dei marciapiedi. O sarà perché l’odore della primavera ti entra all’improvviso nelle narici sfidando lo smog. E alzi gli occhi e sulla tua testa pende una pioggia di fiori.
I fiori che penzolano dalle mura circondanti i villini romani sono di diversa foggia e odore ma in questo post fotografico vorrei ricordare un fiore il cui nome è anche un colore. È il glicine un trionfo visivo di viola verde e blu che per semplicità definiamo ‘lilla’. Il nome scientifico è Wisteria ed è importazione dei viaggi inglesi nell’estremo Oriente – Cina (lì la chiamano zi teng, vite blu) e Giappone – del 1816 (l’esemplare più antico si trova a Londa a Kew Garden). La parola Italia glicine deriva dal greco glikis che evoca la dolcezza del suo profumo. I suoi fiori simboleggiano amicizia, longevità ma pure gli amori turbolenti di questa stagione primaverile. Per i giapponesi significano preghiera ed equilibrio.
Ho scattato per voi delle immagini in giro per la città. Queste.