Un racconto di Cetta Petrollo su via Margutta negli anni Settanta da un numero di qualche tempo fa de l’immaginazione (il 304).
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Un racconto di Cetta Petrollo su via Margutta negli anni Settanta da un numero di qualche tempo fa de l’immaginazione (il 304).
Nell’incipit di questo racconto di Federico De Roberto, dal titolo “Anacronismo” – è tratto dalla raccolta “Gli amori” – leggiamo di un pittore tedesco nella Roma artistica di via Margutta.
“Come le stelle fisse” (Edizioni Empirìa) di Raffaella D’Elia, da cui offriamo una lassa di testo dedicata al Conservatorio di Musica di Santa Cecilia a Roma, in via dei Greci, è un libro pieno di prodigi.