Alba a Villa Ada.
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Stella alpina
La foto è la metà di una foto. Da una parte una testa, un volto di profilo, quello di un uomo. Con un cappello da amante della montagna – c’è persino appuntata una stella alpina come usa in questi casi -, uno di quelli che si vendono nelle località d’alta quota. L’altra metà dell’immagine mostra solo una mano. Forse di donna – ma non si può dire con certezza. In tutti i casi una mano affusolata che reca qualcosa (qui la carta è rovinata – lo è in genere forse perché calpestata e bagnata dalla pioggia). Sembra il braciere di un sigaro ma quella è una macchia non cenere. La posizione potrebbe essere quella di una mano con accendino (ma non si vede). Quello che si vede è una staccionata sullo sfondo. Se è una mano di una donna forse fa un gesto al volto dell’uomo. Forse l’ha fatto e ora ne è pentita. In tutti i casi la foto si trovava sul marciapiede di Villa Ada lungo la via Salaria, abbandonata a se stessa, al ricordo, in parte rimosso.
Conoscete il lato selvatico di Roma? No? Beh allora scopritelo in un libro di Antonio Canu.