Tracce di permanenza di un hotel a Genova.
Genova Porto. Tracce di permanenza di un hotel. Tutto sembra storto e disallineato. Scritte, lettering, linee marcapiano, colonnine del terrazzo sovrastante. Tutto appare disassato come la stessa linea del tempo lontana che ha interrotto i soggiorni.
Eppure qualcosa sembra quasi alzare una mano e chiedere che tutto rimanga così come se il tempo chiedesse un aggancio prima di sparire definitivamente.
Forse è la mancanza di una chiusura di un soggiorno, l’attesa di un ospite, rimandata, procrastinata. Nulla può proseguire in questo flusso finché non si compie qualcosa. Una fiaba triste, una maledizione. Oltre i catasti o le proprietà indivise.
Dentro ci si immagina registri rimasti incompleti, colazioni interrotte, camere sfatte e pile di lenzuola nuove non ancora cambiate. Hotel del tempo e delle intermittenze del cuore. Quelle che ancora uniscono persone lontane forse irraggiungibili ma legate a questo luogo come a una porta spazio-temporale del loro passato e, ancora, del loro futuro.