Venezia, Giudecca, una mappa tratta da “Il grande racconto delle città italiane” di Attilio Brilli (il Mulino).
Venezia che fa domandare a Chateaubriand “perché non fermarmi per sempre in questa città di poeti dove passarono Dante, Petrarca, Byron?”. Venezia di “Morte a Venezia”, Venezia dell’acquerello di Gustave Moreau. Venezia “beltà che se ne va verso la morte” nella definizione di Maurice Barrès.
Solo una delle città de “Il grande racconto delle città italiane” di Attilio Brilli che esce per il Mulino. Con una rassegna godibile di metropoli (Roma, “la fosca turrita Bologna”, Palermo, “Torino fatidica porta d’Italia), città sepolte (Pompei e Cerveteri) e città collinari (Gubbio, Volterra, Urbino). Una rassegna che si legge come un romanzo di edificazione, una pulsante storia dei luoghi del Bel Paese.