Pubblichiamo la parte terza del poemetto di Christian Raimo “Andare per case” incluso in “Roma d’autore” (Morellini). E’ ambientato nella Roma di Città Giardino, a Montesacro. Tra Via Montasio, via Isola Bella e viale Jonio.
3.
Mio nonno a nove anni guidava, ma inarcato
sul sedile, tutti gridavano alla macchina fantasma;
io sono nato dentro l’abitacolo,
cifotico, senza nemmeno la cintura
né una muta della tua pelle chiara
(donare gli organi il tuo amore alla moda),
aspettando lo schianto dietro l’angolo
o una domenica estiva: mia sorella
e la sua testa galleggiante sulle gambe mie,
che già non erano più mie.
Soffia un vento di zanzare: così ho appreso ad adorare
un essere di pietra e puzzolana, piccolina,
sensibile al tessuto del costume.
Sui sedili dietro mimiamo il rapimento Moro,
accostati al marciapiede in via Montasio,
all’altezza del negozio di legname,
o all’uscita della scuola, la ragazza amaranto
si aggiusta le scarpe, estrae i vetri
e ne fa due fili sottili, uno lo mette sulla x,
l’altro lungo la linea del campo dove svenne
quando era ancora debole; e se ora dice:
“Mi vuoi in sposa?” è per darmi la sveglia,
non posso continuare a fare l’elemosina
per vivere, a cercare poveri anche ai pranzi
all’ambasciata, e donare soldi ai cani, come quello
che pende da un balcone in viale Jonio,
mentre l’amministratore ci ha chiarito,
avvitando il dito sulla guancia,
che dobbiamo andare via da via Isola Bella,
il secondo piano del numero quattordici,
abbiamo estratto la carta sfortunata.
Presto arriverà un’altra figlia, migliore di noi.
Christian Raimo è un giornalista e scrittore italiano. Il suo ultimo libro è “Tranquillo prof, la richiamo io” (Einaudi, 2015). Tra i titoli precedenti “Il peso della grazia” (Einaudi, 2012), “Le persone, soltanto le persone (Minimum fax, 2014). Coordina il blog collettivo “Minima & Moralia” e cura la sezione dei reportage del sito di “Internazionale”.